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05
Giu
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Tra il pomeriggio e la serata di oggi, giovedì 5 giugno, fase di instabilità con rovesci e temporali sparsi in spostamento da ovest verso est; tra Prealpi e pianura qualche temporale potrà risultare a tratti forte (forti rovesci, forti raffiche di vento, locali grandinate), specie sui settori centro-occidentali.

Possibile innesco di frane superficiali e colate rapide sui settori montani, pedemontani, collinari delle zone in allerta; possibile innalzamento dei livelli della rete idrografica secondaria, rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con allagamenti di locali interrati e/o sottopassi. Lo scenario sarà caratterizzato da fenomeni intensi e in rapida evoluzione.


Fonte: ARPAV

Evoluzione generale
Giovedì una depressione, in ingresso da ovest, transiterà sul nord Italia determinando una fase di tempo instabile con rovesci e temporali sparsi. Seguiranno condizioni di variabilità in montagna per la permanenza di un flusso umido in quota dai quadranti occidentali, più stabile e soleggiato in pianura. Domenica una nuova depressione, più profonda della precedente, transiterà nella seconda parte della giornata, determinando precipitazioni, specie sulle zone centro-settentrionali. Lunedì pressione in progressivo aumento ma con lieve flessione delle temperature per ingresso di venti freschi da nord-est.

Previsioni per giovedì 5 giugno pom/sera.
Nuvolosità irregolare, a tratti consistente, alternata a schiarite. Aumento graduale dell’instabilità, con precipitazioni più frequenti sui settori centro-occidentali della pianura e sulle zone montane e pedemontane, altrove fenomeni più discontinui. Saranno probabili rovesci e temporali, localmente anche intensi (forti rovesci, raffiche di vento, locali grandinate), specie da metà pomeriggio in poi. Temperature massime in lieve calo su zone montane e interne della pianura, stazionarie su costa ed aree limitrofe. In pianura venti variabili, deboli a tratti moderati. In quota venti da forti a moderati da sud-ovest.

Aggiornamento delle ore 23

La prima giornata di instabilità atmosferica estiva ha evidenziato il potenziale rischio associato ai temporali severi, in particolare alla grandine di grandi dimensioni. Nella porzione nord-occidentale della provincia di Treviso, una supercella ha generato una violenta grandinata con chicchi di diametro stimato intorno ai 5 cm, causando danni significativi a edifici, veicoli e colture agricole.

L’insorgenza di tali fenomeni è riconducibile a un profilo atmosferico particolarmente favorevole: nei bassi strati si è registrata la presenza di aria calda e umida, condizione che incrementa la CAPE (Convective Available Potential Energy), ovvero l’energia potenziale disponibile per lo sviluppo di moti convettivi intensi. Tuttavia, affinché si sviluppino temporali severi come quelli osservati, è necessaria anche la presenza di aria più fredda in quota, forti venti in alta troposfera che favoriscono il wind shear, e l’ingresso di aria secca negli strati medi dell’atmosfera. Quest’ultima gioca un ruolo determinante nella formazione e nel successivo accrescimento dei nuclei di grandine, facilitandone la crescita fino a dimensioni considerevoli.

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