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Apr
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La relazione tecnica, redatta dal Dott. Roberto Cazziola (Pianificatore Territoriale) e datata novembre 2023, rappresenta un documento strategico fondamentale per garantire la sicurezza e la resilienza del territorio comunale. Di seguito, un’analisi dettagliata dei contenuti e delle metodologie adottate, utile per i cittadini e per gli operatori del settore, che illustra come il documento si configuri da strumento operativo e di riferimento per la gestione delle emergenze.

Obiettivi e Scopo del Documento

Il documento intende:

  • Definire le procedure di emergenza e di monitoraggio del territorio, assicurando una risposta coordinata e tempestiva in situazioni calamitosi di origine naturale o antropica.
  • Analizzare in maniera dettagliata i fenomeni di rischio, valutando sia l’interazione tra gli eventi calamitosi e gli elementi vulnerabili (persone, strutture, servizi) sia l’impatto potenziale di tali eventi.
  • Allinearsi al quadro normativo a livello comunitario, nazionale e regionale, garantendo l’adeguamento del piano alle direttive più recenti, quali il Codice di Protezione Civile (DLgs 1/2018) e la Direttiva del Presidente del Consiglio del 30 aprile 2021 (Relazione tecnica, p. 2-3).

Struttura e Contenuti Principali

Revisioni e Aggiornamenti

Il documento riporta una dettagliata cronologia delle revisioni, evidenziando gli aggiornamenti effettuati in seguito a nuove direttive normative e all’evoluzione del rischio territoriale. Questo sistema di aggiornamento continuo consente di mantenere il piano in linea con le mutate condizioni del territorio (p. 1).

Premessa

La sezione introduttiva espone le finalità del Piano Comunale di Protezione Civile, sottolineando l’importanza dell’analisi preventiva dei fenomeni rischiosi e dell’identificazione delle risorse operative necessarie. Qui si evidenzia come una conoscenza approfondita del territorio sia il punto di partenza per una pianificazione efficace degli interventi (p. 2).

Parte Generale

Questa sezione si suddivide in diversi capitoli chiave:

  • Riferimenti Normativi:
    Il documento si fonda su un ampio corpus normativo, che include:
    • Normativa comunitaria: come il “Vademecum of Civil Protection in European Union” e la Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea (p. 6).
    • Normativa nazionale e regionale: che comprende il DPR n. 66/1981, il DPCM n. 112/1990, il Codice della Protezione Civile (DLgs n. 1/2018) e altre disposizioni aggiornate (p. 6-7).
  • Descrizione del Territorio:
    Vengono illustrati in dettaglio gli aspetti fisici, geologici, idrologici e climatici del Comune:
    • Caratteristiche fisiche e geomorfologiche: Il territorio, prevalentemente pianeggiante, presenta una morfologia che varia da 30 a 53 metri sul livello del mare ed è caratterizzato da depositi alluvionali e da zone influenzate dal megafan del fiume Piave (p. 8-9).
    • Idrografia e idrogeologia: La rete idrografica, dominata dal fiume Monticano e dai suoi affluenti, e il fenomeno delle risorgive offrono informazioni essenziali per la valutazione del rischio idrogeologico (p. 10-11).
    • Dati climatici: Le statistiche meteo, elaborate sulla base dei dati della stazione di Conegliano, evidenziano una piovosità media annua di circa 1288 mm e temperature che oscillano tra i 5 °C in inverno e i 24 °C in estate (p. 12-14).
    • Aspetti demografici: La suddivisione per fasce d’età e il censimento della popolazione (9.455 abitanti al 1° gennaio 2023) forniscono una mappa della vulnerabilità umana, integrando anche la gestione delle persone a rischio (p. 16-17).
  • Individuazione dei Rischi:
    La parte finale della sezione generale affronta il concetto di rischio applicato alla Protezione Civile:
    • Definizione del rischio: Il rischio è definito come il prodotto della pericolosità (P), dell’esposizione (E) e della vulnerabilità (V), sinteticamente espresso nella formula R = P × E × V, dove il danno (D) è inteso come E × V (p. 18-19).
    • Analisi del rischio sismico: Una sezione dettagliata è dedicata al rischio sismico, in cui il documento discute la pericolosità sismica del territorio, evidenziando l’importanza della mappatura delle zone sismogenetiche e delle faglie capaci. In particolare, si fa riferimento a dati storici ed evidenze geologiche che consentono di posizionare Mareno di Piave in una zona a medio rischio (classe 3, con successive revisioni che lo collocano in classe 2) (p. 20-23).

Elementi Operativi e Pianificazione degli Interventi

La parte operativa del piano descrive:

  • Linee guida per l’attivazione del modello di intervento:
    Il documento elabora un modello articolato in fasi – attenzione, preallarme, allarme/emergenza e cessazione – per garantire la continuità e l’efficacia degli interventi di Protezione Civile (p. 86 e seguenti).
  • Sistema di comando e controllo:
    Vengono dettagliati i ruoli e le responsabilità, dal Sindaco al Centro Operativo Comunale, enfatizzando l’importanza di un coordinamento tra le diverse strutture operative e le autorità locali (p. 89-90).
  • Reperibilità, sistemi di allarme e strutture di emergenza:
    Il documento illustra le modalità attraverso cui vengono gestite la reperibilità delle risorse e l’attivazione degli allarmi, nonché la presenza di strutture ricettive e insediamenti abitativi d’emergenza (p. 91-93).

Conclusioni

La relazione tecnica del Piano Comunale di Protezione Civile di Mareno di Piave si configura come uno strumento imprescindibile, in grado di integrare dati territoriali, normativi, climatici e demografici per formulare una strategia operativa efficace nella gestione delle emergenze. L’approccio multidisciplinare e la costante possibilità di aggiornamento del documento garantiscono una preparazione adeguata a fronteggiare eventuali eventi calamitosi, tutelando la popolazione e il patrimonio del territorio.

Questo approfondito documento, frutto di un’attenta analisi e in linea con le normative vigenti, è un valido esempio di come una corretta pianificazione può fare la differenza nella gestione delle crisi, rappresentando un punto di riferimento per tutte le istituzioni e gli operatori di Protezione Civile.

Fonti:

  • Relazione tecnica del Piano Comunale di Protezione Civile, Revisione e Aggiornamenti (p. 1)
  • Premessa e Obiettivi del Documento (p. 2)
  • Riferimenti Normativi (p. 6-7)
  • Descrizione del Territorio, dati fisici, geologici, idrologici e climatici (p. 8-14)
  • Analisi del Rischio e Rischio Sismico (p. 18-23)

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