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Dal 8 al 10 novembre si è svolta l’esercitazione regionale di Protezione Civile “Terre in movimento”, un’operazione di tre giorni volta a testare le capacità delle telecomunicazioni d’emergenza sul territorio veneto. L’evento ha coinvolto numerosi gruppi affiliati alla Federazione Italiana Ricetrasmissioni CB (FIR CB) delle province di Belluno, Padova, Treviso e Vicenza. Tra i partecipanti, l’Associazione Volontari di Protezione Civile di Orsago, l’AVAB di Pederobba, il Nucleo Volontari Montello di Volpago, e altri gruppi, sotto la direzione di Mauro Bisetto, presidente del Quinto Miglio e referente per il Coordinamento Regionale.

Le attività sono iniziate venerdì 8 novembre con la simulazione di un terremoto di magnitudo 4.8 sulla scala Richter, con epicentro a Valdobbiadene. Dieci comuni della provincia di Treviso e tre della provincia di Belluno sono stati interessati dall’esercitazione, affrontando scenari di isolamento per verificare la funzionalità delle apparecchiature campali in assenza di infrastrutture. Sono stati installati cinque ponti ripetitori nell’area di Treviso e due in quella bellunese, attivando le postazioni di comando e testando le reti Tetra della Regione, delle comunità montane, l’analogica della Federazione e la rete A.R.I. L’attivazione dei Centri Operativi Comunali (C.O.C.) ha simulato l’evacuazione di scuole e case di riposo, con l’intervento di squadre di telecomunicazioni per garantire la copertura in zone montuose. A Miane, è stata allestita una struttura ICT con tende, postazioni computer, telefoni VoIP e parabola Starlink per testare la connettività in contesti di emergenza.

Sabato 9 novembre ha visto il trasferimento e l’installazione del modulo 250 della Protezione Civile Veneto a Valdobbiadene, equipaggiato con bagni, segreteria e magazzino. Nella valle di Schievenin, si è simulata una frana con il recupero di una persona dispersa, mentre il comparto telecomunicazioni ha garantito la copertura radio con reti Tetra e VHF.

Domenica 10 novembre si è conclusa con lo smontaggio e il recupero delle attrezzature. Alle attività ha assistito anche una delegazione del Dipartimento di Protezione Civile, settore Telecomunicazioni, in qualità di osservatori.

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